GDAX diventa Coinbase Pro
Chiunque abbia un account su GDAX diventerà automaticamente un membro di Coinbase Pro.
A partire dal 29 giugno 2018, la piattaforma GDAX offrirà strumenti e servizi di trading professionali, forniti attraverso un’interfaccia utente completamente riprogettata che renderà l’esperienza di trading più semplice e intuitiva.
Per la cronaca, GDAX è attualmente l’ottavo più grande banco di scambio di criptovalute con un volume di trading di circa $ 280 milioni, secondo le statistiche di CoinMarketCap.
Cos’è GDAX?
GDAX è la piattaforma di Trading di Coinbase, e consente di fare Trading e scambiare criptovalute a costi quasi pari a zero.
Coinbase acquisisce Paradex
L’acquisizione di Paradex è stata la migliore mossa di Coinbase per semplificare ulteriormente l’acquisto e la vendita di criptovalute.
Coinbase ha acquisito la piattaforma di scambio di cryptocurrency relay Paradex per integrare le funzionalità token ERC-20 attraverso il trading wallet-to-wallet.
Questo significa che sarà possibile movimentare i Token ERC20 da un Wallet all’altro consentendo di scambiare i token ERC-20 mediante la piattaforma relay in esecuzione sul protocollo 0x.
Cos’è Paradex?
Paradax è un exchange decentralizzato che non conserva i token per conto degli utenti ma ne consente la transazione diretta da un Wallet all’altro, garantendo un altissimo livello di sicurezza in quanto i gettoni non sono mai custoditi nella piattaforma.
Per concludere
Quello che stiamo vivendo è una grande opportunità, un’evoluzione di Coinbase che avvicinerà sempre più nuovi clienti interessati al mondo delle criptovalute.
GDAX diverrà il nuovo Coinbase Pro, molto più professionale e semplice da utilizzare, mentre Coinbase consentirà sempre più scambi rendendo il mercato delle criptomonete molto più liquido e accessibile.
Non ci rimane che attendere la data 29 Giugno 2018.

Fondatore di Crypto ICO Cash: Mi occupo di Marketing online, investimenti nel medio lungo periodo e analisi dei fondamentali di progetti legati al mondo Blockchain. Amo l’innovazione tecnologica e seguo l’evoluzione del “criptomondo” dal 2015.